Il viadotto Santa Rita realizzato a Bari, è parte di un intervento di più ampio respiro, che si è reso necessario a causa della particolare vulnerabilità del sito, oggetto nel 2003 di un violento dissesto idro-geologico.
Il viadotto in oggetto si compone di 5 campate, di luce pari a 22.30 m ciascuna, per una lunghezza complessiva di 112 m circa.
Limpalcato, largo complessivamente 16.40 m (di cui 9.00 m di piano viabile), è realizzato a mezzo di 9 travi in c.a.p. con sezione a I di altezza h=1.25 m, solidarizzate da una soletta gettata in opera e da numero di tre traversi.
Le travi sono prefabbricate in stabilimento e precompresse con armature pre-tese costituite da trefoli stabilizzati ad andamento rettilineo.
Lo schema di vincolamento di ciascuna campata è del tipo in semplice appoggio, con vincolo longitudinale mobile ad una estremità a vincolo fisso allaltra. Il basamento delle pile, è a sezione rettangolare con rostri arrotondati, di lunghezza complessiva pari a 14,51m.
La predisposizione del sistema di monitoraggio è stata effettuata avendo i seguenti obiettivi :
-Verificare le fasi realizzative della singola trave in c.a.p e controllare i fenomeni in gioco con particolare attenzione alle perdite di carico nell'armatura precompressa;
-Verificare le fasi realizzative dell'impalcato, seguendo gli stati tensionali nelle armature delle travi e della pila a valle del varo delle travi, della realizzazione della soletta e della sovrastruttura;
-Fornire un supporto al tecnico collaudatore durante le operazioni di collaudo;
-Valutare lo stato di efficienza statica durante la vita utile, evidenziando eventuali variazioni del comportamento strutturale nel tempo ed a valle di eventi straordinari (sismi, alluvioni etc..).
Per quanto attiene alla identificazione delle membrature portanti da monitorare è stata effettuata sulla base di una analisi sia geometrica che strutturale.
La prima passa attraverso la valutazione geometrica delle membrature portanti con particolare riferimento alla luce dellimpalcato, alla forma, alla dimensione e allinterasse delle singole travi, al numero e posizione dei traversi, alla dimensione e posizione della parte carrabile.
La seconda, è stata perseguita mediante analisi strutturale valutando la risposta indotta dallazione dei carichi verticali di progetto e dalle azioni quantificate secondo le normative adottate.
Dalle analisi sopra descritte e in considerazione delle operazioni da eseguire in fase di collaudo, è emerso che, tra le cinque campate presenti quelle rappresentative e quindi oggetto di monitoraggio sono quelle iniziali identificate come Campata A e Campata B. Di conseguenza si è identificata anche la pila da strumentare di seguito denominata Pila AB.